La nostra "amata coppa" per noi piacentini è da sempre una nota dolente nel confronto con Parma.
Prendo questo dualismo tra le 2 coppe come esempio per dimostrare che anche se si ha un prodotto migliore ma la strategia commerciale e di marketing non è corretta i risultati sono deludenti.
Il confronto con Parma dal punto di vista della comunicazione e della strategia di prodotto ci vede, purtroppo, soccombere anche quando, di fatto, avremmo argomentazioni (il prodotto) più solide e concrete.
Come mai quindi la #coppapiacentinadop è meno conosciuta della #coppadiparmaigp nonostante la normativa DOP sia più restrittiva e dia maggiori garanzie di territorialità rispetto alla normativa IGP ?
I fattori sostanzialmente sono 2:
1) La strategia commerciale adottata dal Consorzio dei Salumi Piacentini
2) La capacità di comunicare la qualità del prodotto attraverso delle adeguate campagne di comunicazione soprattutto all'estero.
Analizziamo il primo motivo.
Strategia commerciale del Consorzio dei Salumi Piacentini.
Noi piacentini sappiamo molto bene che la "vera coppa piacentina", quella che porta il nostro palato direttamente in paradiso, deve essere stagionata almeno 12 mesi.
Non esiste al mondo piacentino che non abbia mai assaggiato una coppa piacentina stagionata , di fatto, è un'esperienza sublime.
Il disciplinare della Coppa Piacentina DOP impone una stagionatura minima di 6 mesi ma non c'è limite ad una stagionatura massima.
Mi è capitato di assaggiare coppe di 12 mesi, 18 mesi, 24 mesi, fino ad una "coppa estrema" di 3 anni assaggiata qualche anno fa al Ristorante La Palta della Chef stellata Isa Mazzocchi.
Sono 500.000 circa le coppe piacentine prodotto ogni anno, se i produttori aderenti al Consorzio dei Salumi Piacentini decidessero di destinare un 10/20% di questa produzione ad una stagionatura superiore ad un anno si otterrebbe un prodotto senza eguali al mondo.
Una prodotto che farebbe da traino a tutto il resto della produzione e darebbe un'identità precisa alla Coppa Piacentina rispetto alla Coppa di Parma.
Del resto non abbiamo inventato l'acqua calda, per il Prosciutto di Parma o al Parmigiano Reggiano sappiamo bene che esistono diversi livelli di stagionatura, se pensiamo ai 36 mesi del "Parma" o ai 48 e più mesi del Parmigiano ci viene l'acquolina.
La strategia del Consorzio dei Salumi Piacentini è diversa, i produttori aderenti (quasi tutti), preferiscono vendere il prodotto appena compiuti i 6 mesi di stagionatura. Vendere il prima possibile per rientrare subito dai costi.
Se è vero che questa strategia "produci e vendi" espone finanziariamente le Aziende a rischi inferiori, è altrettanto vero che la reputazione del prodotto è fortemente penalizzata.
Abbiamo potenzialmente un prodotto di assoluta eccellenza ma, sembra, non vogliamo farlo sapere.
Questo ovviamente ci penalizza enormemente nel confronto con la Coppa di Parma, la cui produzione è molto superiore alla nostra e la capacità di comunicare il prodotto decisamente superiore.
Fortunatamente in provincia di Piacenza esistono molte realtà indipendenti dal Consorzio dei Salumi Piacentini che autonomamente investono nella stagionatura ottenendo prodotti di assoluta eccellenza.
Secondo motivo:
Strategia comunicativa del Consorzio dei Salumi Piacentini.
Confronto delle ricerche su Google "Coppa Piacentina VS Coppa di Parma" negli ultimi 12 mesi in Italia
La ricerca in Italia per entrambi i prodotti si limita all'Emilia Romagna e alla Lombardia.
Confronto delle ricerche su Google "Coppa Piacentina VS Coppa di Parma" negli ultimi 12 mesi nel resto del mondo.
La ricerca nel resto del mondo invece evidenzia che la Coppa Piacentina è quasi sconosciuta mentre la Coppa di Parma è ricercata in numerosi Paesi tra cui Paesi Bassi, Svezia, Canada, Belgio, Regno Unito, Francia e Spagna.
Per quale motivo un prodotto qualitativamente superiore nel confronto sul mercato estero praticamente scompare?
I canali di comunicazione sono molteplici, ma è il web il mezzo principale da sfruttare molto meglio.
Piacenza ha 3 DOP, coppa, salame e pancetta, tre prodotti con caratteristiche molto diverse.
Siamo sicuri che la scelta del Consorzio Salumi Piacentini di presentare i tre prodotti su in unico sito sia la scelta corretta?
A guardare i risultati si direbbe di no.
In realtà esistono 2 siti di cui non si capisce bene il senso.
Se si cerca "coppa piacentina" si viene rimandati a questo: clicca qui
Se si cerca "salumi tipici piacentini" si viene rimandati qui clicca qui
Il primo sito tra l'altro non è ottimizzato per smartphone e tablet e questo comporta una enorme perdita di traffico.
Questo invece è il sito dedicato alla Coppa di Parma.
Il sito è solo il punto di partenza ma, ovviamente, è alla base di tutto.
Il posizionamento attuale crea confusione e non restituisce la giusta dignità non solo alla coppa ma anche alle altre 2 DOP, salame e pancetta.
Servirebbe una strategia di comunicazione, qualitativamente più accurata, con obiettivi precisi sia in ambito nazionale che internazionale.
I prodotti di qualità li abbiamo, gli strumenti per farli conoscere anche. Dipende solo da noi.
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